stagnatura

lavorazioni di stagnatura napoli, cg sud napoli I Rivestimenti compatti di stagno
I rivestimenti compatti di stagno sono apprezzati per il loro valore protettivo di fronte agli agenti atmosferici, alle acque, alle soluzioni e a varie sostanze, fra cui sono da notarsi le alimentari. Il perché lo stagno può adoperarsi per quest'ultimo scopo risiede nel fatto che in tale uso esso assume comportamento anodico rispetto al ferro. Con l'atmosfera e con molte soluzioni, invece, lo stagno si comporta come piu' nobile. Di qui la necessità che i rivestimenti non siano porosi, onde scongiurare il pericolo che lo stagno acceleri, anziché ritardi, la corrosione.

Proprietà della stagnatura
La stagnatura si fa talvolta preferire per il colore bianco dello stagno, che permane anche a contatto con l'umidità e di vari gas (ciò che non accade, p. es. per l'argento, che annerisce). Lo stagno fonde a 230°, cioè a temperatura molto bassa . Questa proprietà ha favorito l'uso esteso della stagnatura termica, della stagnatura elettrolitica da sali fusi e del trattamento termico ulteriore dopo l'elettrodeposizione dello stagno da soluzioni acquose. Distinguiamo tre sistemi di stagnatura : la stagnatura termica, che attualmente detiene ancora il primato, specie per grosse lamiere e semilavorati, la stagnatura galvanica, che va prendendo sempre piu' piede, soprattutto perché consente un miglior controllo dello spessore dei rivestimenti dei vari oggetti, lamiere comprese, e, infine la stagnatura chimica, che ha una certa importanza per scopi speciali. Si possono realizzare anche rivestimenti composti di due strati ottenuti successivamente per via termica e per via elettrolitica.

Per saperne di più
I rivestimenti galvanici di stagno si dimostrano molto duttili e di solito con porosità variabile. Rispetto a quelli ottenuti termicamente sono per lo piu' opachi, a meno che non si faccia uso nei bagni di speciali agenti splendogeni. Si possono ottenere depositi di stagno da bagni alcalini e da bagni acidi. Mentre nei bagni alcalini lo stagno si trova come composto stannico (stagno tetravalente), in quelli acidi si trova allo stato di composto stannoso ( stagno bivalente). Ne deriva che nei bagni alcalini l'equivalente elettrochimico è la metà di quello posseduto dai bagni acidi: quindi, per lavori rapidi, è piu' conveniente usare quest'ultimi. Inoltre i bagni acidi hanno un redimento di corrente maggiore: infatti, di fronte ad un rendimento di corrente del 90-96% dei bagni acidi, quelli alcalini dimostrano soltanto un rendimento di corrente dei 60-80% e ciò soprattutto a causa del contemporaneo forte sviluppo di idrogeno durante l'elettrolisi.